sabato 17 febbraio 2018

Cloro e acqua del rubinetto



I danni del cloro presente nell'acqua domestica che              sgorga dal rubinetto di casa


È intuibile capire che consumare l'acqua del rubinetto di casa
per bere e cucinare non è salutare, se essa
 contiene inquinanti ambientali e cloro.
Il cloro può provocare diversi e numerosi danni alla nostra salute,
 essendo presente nell'acqua del rubinetto di casa che utilizziamo
 per bere, cucinare e lavare frutta e verdura.
In molti paesi europei il cloro non viene più utilizzato per eliminare
 i batteri dall'acqua potabile; al suo posto vengono utilizzati
 altri sistemi di eliminazione dei batteri, altrettanto efficaci, anche se più costosi.

Ci sono molti studi che evidenziano una pericolosissima
 correlazione tra presenza di cloro nell'acqua potabile e malattie come:
cancro,arteriosclerosi,colesterolo,infarto.
Cloro e cancro. La notizia delle potenzialità cancerogene
 del cloro viene da uno studio Giapponese dell’Università Shizuoka:
 secondo lo studio portato avanti in collaborazione con l’Istituto Nazionale
 della Salute e delle Scienze, le sostanze organiche naturali
 reagiscono quando esposte ai clorurati dell’acqua potabile,
 arrivando a formare dei composti cancerogeni che i ricercatori
giapponesi hanno chiamato “MX”, cioè Mutageno Sconosciuto.

Gli MX sono simili a dei composti cancerogeni già noti,
i Trialometani (THM): in Finlandia, nel 1997, alcuni studi hanno stabilito
 che l’MX è più pericoloso di altri sottoprodotti della clorazione
di ben 170 volte, dimostrando in laboratorio le conseguenze
negative che può avere sul funzionamento della tiroide
 e la capacità di sviluppare masse cancerose.

Il cloro è da sempre usato come disinfettante
delle acque: la sua combinazione con alcuni alimenti
può non solo aumentare il rischio di sviluppare tumori,
 ma anche provocare danni al sistema immunitario e ormonale.
Il motivo sarebbe la capacità del cloro di convertire i fitoestrogeni,
 che assumiamo mangiando frutta e verdura, e altre sostanze
biochimiche vegetali che fanno parte del nostro sistema. 

Un altro elemento a sfavore del cloro è la sua capacità
di distruggere gli enzimi e complicare così la digestione.
Danni causati dai trialometani
I trialometani scatenano la produzione di radicali
 liberi nel corpo, causando danni
cellulari e svolgendo un'azione cancerogena.
I trialometani nell'acqua, anche se in concentrazioni
molto basse, sono la causa scatenante della maggior
 parte dei tumori negli
Stati Uniti” (The Environmental Defense Fund).

Una delle cause del cancro al seno, è probabilmente l
a concentrazione di cloro nei tessuti del seno.
Il cancro al seno colpisce
una donna su otto negli Stati Uniti.
Hartford Connecticut con una ricerca ha dimostrato
 che “le donne con il cancro al seno hanno livelli
di sottoprodotti del cloro più alti della media
dal 50% al 60% rispetto a donne senza tumore al seno”.
Il gruppo di ricerca del Wisconsin Medical College
dichiara “Siamo convinti che ci sia un'associazione
tra cancro e cloro presente nell'acqua potabile.
Questo è il risultato che si evince dal nostro studio”.
 
Il Dott. Robert Morris del Mediacl College of Wisconsin
 in Milwaukee ha dimostrato, dopo aver condotto
uno studio, che chi beve acqua con cloro ha una probabilità più alta:
del 21% di ammalarsi di cancro alla vescica;
del 38% di ammalarsi di cancro all'intestino retto.

Il Dott. Robert Morris del Mediacl College of Wisconsin
 in Milwaukee ha dichiarato: “Sono convinto che ci sia una
relazione tra presenza di cloro nell'acqua potabile e insorgenza di cancro
L'Health Freedom News ha dichiarato in Gennaio/Febbraio 1987
 cheL'abitudine di bere acqua con cloro prolungata per
 15 anni o più porta ad un alto rischio di sviluppare il cancro al colon". Il Journal of the National Cancer Institute, St. Paul Dispatch & Pioneer Press,
 il 17 Dicembre 1987 ha dichiarato che
“L'abitudine di bere acqua con cloro a lungo termine aumenta
 il rischio di sviluppare un cancro alla vescica dell'80%”.

I danni del cloro presente nell'acqua che esce dal rubinetto di casa: Allergie alimentari

Uno studio dell'American College of Allergy,
Asthma and Immunology pubblicato sulla rivista Annals of Allergy,
Asthma and Immunology
sostiene che il cloro e i pesticidi contenuti nell'acqua di rubinetto
 potrebbero essere tra le cause dell'aumento delle allergie al cibo negli ultimi anni.
Lo studio ha misurato i livelli di diclorofenoli nelle urine di 2548
 dei 10348 partecipanti allo US National Health
 and Nutrition Examination Survey 2005-2006.
Dalla ricerca è emerso che gli alti livelli di diclorofenoli,
un componente chimico usato nei pesticidi e nelle acque clorate,
 nel corpo umano possono essere associati ad allergie al cibo.
Elina Jerschow, fra gli autori della ricerca, ha spiegato
che “Alti livelli di queste sostanze possono portare a
indebolire la tolleranza al cibo in alcuni soggetti
e quindi causare allergie” e che “Si tratta di un
 prodotto chimico comunemente contenuto
nei pesticidi utilizzati dagli agricoltori,
nell'acqua di rubinetto e negli insetticidi domestici”.
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention,
 le allergie al cibo sono aumentate del 18 per cento fra il 1997 e il 2007.
Le più comuni sono quelle:
al latte, alle uova, alle noccioline
In Europa più di 17 milioni di persone soffrono
 di allergie alimentari, di questi, 3,5 milioni hanno meno di 25 anni.
L'aumento più rapido di episodi allergici si registra
nei bambini e nei giovani, in particolare riguardo le reazioni
più gravi che si manifestano in gran numero nei più piccoli.

Lavare solo gli alimenti con acqua domestica depurata non basta.
Se beviamo l'acqua che esce dal rubinetto di casa
con il cloro, durante i pasti, la reazione che permette
 la formazione di trialometani (THM) e di Mutageni
sconosciuti (MX) avviene ugualmente.
Lo stesso vale se assumiamo integratori benefici, rimedi naturali,
 preparati fitoterapici, o all'occorrenza farmaci
con acqua domestica che esce dal rubinetto.
Infatti, oltre ad avvenire ugualmente la reazione, ci priva dei benefici
 e sovraccarica il nostro fisico di composti tossici e cancerogeni.



 

Nessun commento:

Posta un commento